CBD: Una voce per chi non parlava. Studio clinico mostra risultati emozionanti nei bambini con autismo

CBD: Una voce per chi non parlava. Studio clinico mostra risultati emozionanti nei bambini con autismo

Negli ultimi anni, il cannabidiolo (CBD) è stato proposto come potenziale trattamento per ridurre comportamenti problematici—tra cui aggressività e autolesionismo—in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD). Studi osservazionali e open‑label suggeriscono benefici, ma mancano trial clinici controllati che ne attestino sicurezza, tollerabilità ed efficacia in modo rigoroso.

Obiettivi dello Studio

  1. Sicurezza e tollerabilità di una formulazione purificata di CBD (Epidiolex®) in ragazzi autistici con comportamenti problema gravi.

  2. Efficacia del CBD nel ridurre sintomi comportamentali avversi (autolesionismo, aggressività, iperattività estrema, stereotipie persistenti).

Risultati

4.1 Adesione e Popolazione Analizzata

  • 39 soggetti trattati almeno una volta inclusi in ITT; 30 hanno completato tutte le 20 settimane.

  • 10 ritiri: 2 per eventi avversi non correlati, 4 per peggioramento comportamentale post‑CBD, 4 per altri motivi.

4.2 Profilo di Sicurezza e Tollerabilità

  • 118 eventi avversi lievi: 59 in fase CBD, 49 in placebo, 10 in wash‑out; nessun SAE correlato al trattamento.

  • Nessuna variazione significativa di peso o ECG; diarie e lievi disturbi gastro‑intestinali più frequenti con CBD.

4.3 Concentrazioni Plasmatiche di CBD

  • A 20 mg/kg/giorno, media plasmatica ~108 ng/mL (SD 67) a 6–8 settimane.

  • Metabolita 7‑OH‑CBD medio ~51 ng/mL (SD 33).

  • Nessun THC rilevato; un caso di deviazione di protocollo con CBD messo in circolo durante placebo.

4.4 Esiti Comportamentali sui Questionari

  • RBS‑R: Miglioramenti significativi in entrambe le fasi (CBD p < 0.001; placebo p = 0.018), trend favorevole al CBD (d = –0.44; p = 0.095).

  • CBCL: Miglioramenti simili senza differenze significative tra gruppi (d = 0.30; p = 0.269).

  • ADOS‑2: Riduzione significativa solo in placebo (d = –0.70; p = 0.007), ma non in CBD; effetto scomparso aggiustando per co‑medicazioni.

4.5 Effetto del Placebo e Impressioni Cliniche

  • Placebo “by proxy” robusto, suggerendo elevata aspettativa dei genitori.

  • Clinici in cieco hanno identificato correttamente fase CBD in ~68% dei casi, osservando miglioramenti in aggressività, iperattività e comunicazione in 2/3 dei completers.

4.6 Interazioni con Altri Farmaci

  • 69.2% dei soggetti assumeva almeno un farmaco comportamentale (antipsicotici, alfa‑2 agonisti, SSRI, ecc.).

  • Tendenza a livelli plasmatici di CBD inferiori in chi assumeva questi farmaci, ipotizzando interazioni farmacocinetiche

Discussione

Il CBD a 20 mg/kg/giorno risulta sicuro e ben tollerato in ragazzi autistici con comportamenti severi. Non è emersa efficacia chiara sui principali outcome quantitativi in confronto al placebo, a causa di:

  • Placebo effect elevato in studi sull’ASD.

  • Dimensione del campione limitata, outcome troppo generali (es. ADOS‑2).

  • Variabilità dovuta a Covid‑19 e misure protettive (mascherine).
    Tuttavia, impressioni cliniche e ritiri per peggioramento post‑CBD suggeriscono un potenziale beneficio in un sottogruppo di pazienti. Le interazioni con farmaci concomitanti meritano studi dedicati.

Conclusioni

  • Sicurezza: Profili accettabili, assenza di eventi avversi gravi correlati.

  • Efficacia: Non confermata sui punteggi globali in questo trial, ma segnali clinici di miglioramento in 2/3 dei partecipanti completers.

  • Raccomandazioni: Studi futuri con campioni più ampi, misure oggettive mirate, controllo delle co‑medicazioni e inclusione di soggetti femminili sono necessari per determinare l’efficacia del CBD in ASD.

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