La Regione Puglia approva la mozione a difesa della Canapa Industriale

La Regione Puglia approva la mozione a difesa della Canapa Industriale

Il Consiglio Regionale della Puglia ha votato una legge regionale urgente per tutelare e salvaguardare la filiera della canapa legale (anche nota come “cannabis light” o canapa industriale), in risposta al Decreto Sicurezza (art. 18, DL 42/2025) che colpisce duramente il comparto con un divieto generalizzato sulla lavorazione e commercializzazione delle infiorescenze

Contesto normativo nazionale e regionale

1. Normativa nazionale vigente

  • In Italia, la cannabis industriale è legale se il contenuto di THC è inferiore allo 0,2 %, e fino al 0,6 % non comporta sanzioni penali;

  • La cannabis terapeutica o medica è consentita solo tramite autorizzazioni ministeriali e sotto regolamentazioni rigorose, mentre il cannabis ricreativa resta illegale.

2. Leggi regionali pugliesi

  • La Legge regionale 21/2017 promuove la coltivazione e la trasformazione della canapa per scopi produttivi e ambientali, con incentivi e bandi dedicati;

  • È inoltre attiva un’azione pilota di ricerca e innovazione della Regione (tramite A.Re.S.S.) da anni, con fondi regionali e piani triennali fino al 2025 dedicati allo sviluppo della filiera cannabis-industriale e medica.

Il Decreto Sicurezza (DL 42/2025) e la reazione pugliese

Articolo 18: un colpo alla filiera

Il decreto vieta qualunque lavorazione, trasporto e commercializzazione delle infiorescenze, indipendentemente dal contenuto THC e dalla data di raccolta, ignorando scorte pregresse e usi leciti softsecrets.com.

Impatti sul settore

  • Incertezza legale per centinaia di imprese pugliesi attive nel settore, molte beneficiarie di finanziamenti regionali, statali ed europei bussolanormativa.consiglio.puglia.it+5softsecrets.com+5DolceVita+5.

  • Rischi penali: produttori e distributori potrebbero incorrere in sanzioni pesanti nonostante operino nella legalità certificata.

La mozione pugliese del maggio 2025

Il Consiglio Regionale pugliese — su iniziativa del gruppo “Con Emiliano” — ha approvato una mozione urgente con i seguenti impegni:

  1. Spingere per una revisione dell’articolo 18 presso la Conferenza Stato‑Regioni.

  2. Ottenere misure transitorie per permettere alle aziende di gestire scorte e adeguarsi.

  3. Istituire un tavolo interministeriale e regionale con operatori del settore.

  4. Valutare l’impugnazione davanti alla Corte Costituzionale, in tandem con altre Regioni.

  5. Coinvolgere Governo e Parlamento per promuovere una nuova normativa condivisa.

Perché la Puglia scende in campo: i motivi

  • Filiera radicata sul territorio: la Puglia ha investito con leggi, bandi e progetti pilota nella canapa, anche per usi ambientali e bioenergetici. Il decreto nazionale mette a rischio anni di lavoro strutturato.

  • Rischio economico e sociale: perdita di reddito per gli operatori agricoli, disoccupazione e desertificazione di un comparto che ha benefici economici tangibili.

  • Elemento simbolico: il contrasto tra approccio nazionale restrittivo e politiche regionali di sviluppo sostenibile evidenzia un conflitto tra modernità e conservatorismo regolatorio.

Cosa cambia concretamente?

  • Le aziende fiche e floricole attive prima del DL vengono temporaneamente tutelate, in attesa di chiarimenti.

  • Se la revisione decollerà, si potrà ripristinare il commercio delle infiorescenze legali e rilanciare investimenti in ricerca e innovazione.

  • In caso di impugnativa alla Corte Costituzionale, si può arrivare a dichiarare l’illegittimità dell’art. 18, rafforzando l’autonomia delle Regioni rispetto a restrizioni nazionali non giustificate scientificamente.

Implicazioni future

  • Per il settore: una svolta positiva che può rilanciare la canapa industriale come opportunità verde, sostenibile ed economicamente vantaggiosa.

  • Per la normativa nazionale: il caso Puglia potrebbe ispirare altre regioni e far nascere un fronte istituzionale per riformare il DL 42/2025.

  • Per i consumatori e infotainment: maggior chiarezza sugli usi leciti, trasparenza normativa, tutela delle aziende virtuose.

Conclusione

La regione Puglia, con questa legge di salvaguardia, si pone come voce autorevole nella difesa della canapa legale in Italia. L’iniziativa risponde a un decreto nazionale che rischia di distruggere un settore innovativo, promuovendo collaborazione tra regioni e istituzioni centrali per una soluzione equilibrata e sostenibile.

 

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