
Pancreatite incurabile per oltre vent’anni: ecco come la cannabis ha riscritto il destino di Vita.
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Riassunto — Per oltre vent’anni Vita Lozitiello, 54 anni, ha vissuto tra ricoveri e dolori refrattari dovuti a pancreatite cronica. Nel 2024, su prescrizione del dott. Felice Spaccavento (ASL Bari), ha iniziato una terapia con olio di cannabis ricco di CBD. In pochi giorni il dolore è scomparso e non si sono più verificati episodi acuti; il caso è stato pubblicato come primo case report clinico italiano sull’argomento.
Il lungo calvario e la diagnosi
Vita riferisce attacchi improvvisi e recidivanti di pancreatite, anche a digiuno, con dimagrimento fino a 36 kg, amenorrea e isolamento sociale; né farmaci né interventi eseguiti in centri specializzati erano riusciti a fermare le ricadute.
La svolta terapeutica con i cannabinoidi
Nel febbraio 2024 la paziente inizia una terapia a base di olio di cannabis ricco in CBD, prescritta dal dott. Felice Spaccavento (ASL Bari, Cure Palliative). Secondo le testimonianze riportate dalla stampa locale, il dolore è scomparso in pochi giorni e non si sono più verificati episodi acuti.
Risultati clinici e qualità di vita
La paziente riferisce recupero di appetito, peso e sonno; ha ripreso a guidare, viaggiare e condividere i pasti, “concedendosi persino un cucchiaino di Nutella”, simbolo di una normalità ritrovata. Il caso è stato descritto come esempio di “migrazione sanitaria inversa”: dopo anni di cure lontano da casa, la soluzione è arrivata nel territorio di residenza.
Il valore scientifico del case report
Secondo le testate locali e regionali, la storia di Vita è stata pubblicata su Journal of Cannabis Research come primo case report clinico italiano sull’uso della cannabis terapeutica in una paziente con pancreatite cronica e dolore severo refrattario, a cura del dott. Spaccavento con il prof. Silvio Tafuri.