
UE, Svolta per la Canapa: Approvato Emendamento su Fiori e Foglie. Il Messaggio al Governo Meloni
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Nuovo capitolo nella battaglia europea per la legalizzazione e la regolamentazione della canapa industriale. La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha approvato un emendamento storico che riconosce ufficialmente tutte le parti della pianta di canapa, inclusi fiori e foglie, aprendo la strada a una rivoluzione normativa nel settore. Un risultato che potrebbe avere ricadute significative anche in Italia, soprattutto per le migliaia di imprese e lavoratori colpiti dalle recenti restrizioni governative.
Emendamento approvato: cosa cambia per la canapa in Europa?
L’emendamento, proposto dall’eurodeputata del Partito Democratico Camilla Laureti, è stato accolto positivamente dalla Commissione AGRI del Parlamento europeo. Esso introduce una definizione chiara e univoca di “canapa” all’interno del Regolamento recante organizzazione comune dei mercati agricoli (OCM). Fino ad ora, molte normative nazionali, tra cui quella italiana, limitavano il riconoscimento alle sole fibre e semi, escludendo fiori e foglie – pur legittimi se derivanti da varietà a basso tasso di THC.
Con questo passo avanti, l’Unione Europea si muove verso un quadro giuridico armonizzato che riconosce il valore economico, ambientale e produttivo dell’intera pianta, promuovendo così un mercato più equo e sostenibile.
La tutela delle imprese italiane: oltre 30mila posti di lavoro a rischio
L’approvazione dell’emendamento rappresenta un primo importante risultato concreto per il comparto italiano della canapa industriale. Secondo i dati citati da Camilla Laureti, in Italia operano oltre 3.000 imprese attive nella filiera della canapa, che garantiscono occupazione diretta e indiretta a circa 30.000 persone.
Questo settore, fortemente innovativo e orientato alla sostenibilità, ha visto crescere negli ultimi anni il suo impatto in ambiti come l’edilizia eco-sostenibile, il tessile, il bioplastico e il wellness. Tuttavia, le misure restrittive introdotte dal Governo Meloni nell’ambito del decreto sulla sicurezza hanno messo in crisi numerose aziende, bloccando la commercializzazione di fiori e derivati nonostante la loro legalità secondo la normativa europea.
Il messaggio politico forte all’Italia: l’UE contro le politiche punitive
“L’approvazione dell’emendamento rappresenta un segnale chiaro anche al nostro esecutivo”, ha dichiarato Camilla Laureti. “L’Unione europea può essere un argine a politiche nazionali ideologiche e punitive, salvaguardando filiere produttive importanti come quella della canapa industriale”.
La eurodeputata del Pd evidenzia come questa decisione non sia solo tecnica, ma profondamente politica: “Si tratta di proteggere migliaia di posti di lavoro e un settore strategico per la transizione ecologica. Le scelte italiane degli ultimi mesi sono state irrazionali e dannose per l’economia reale”.
Cosa succede ora? Verso il voto in Plenaria e il Trilogo con il Consiglio
L’emendamento approvato in commissione dovrà ora essere votato in seduta plenaria del Parlamento europeo. Se confermato, il testo entrerà nella fase di trilogo, dove sarà negoziato con il Consiglio dell’Unione Europea e la Commissione, per arrivare a una versione finale del regolamento OCM.
Se il riconoscimento delle foglie e dei fiori di canapa dovesse diventare vincolante a livello europeo, gli Stati membri sarebbero obbligati ad adeguarsi, mettendo fine a interpretazioni nazionali restrittive o contraddittorie.
Canapa legale, futuro sostenibile: un’opportunità per l’Europa e l’Italia
La canapa industriale è una delle colture più promettenti per la bioeconomia europea. È una pianta a basso impatto ambientale, capace di assorbire CO2, rigenerare il suolo e sostituire materiali plastici e chimici in molti settori.
Con una definizione chiara e favorevole a livello UE, si apre la strada a nuovi investimenti, ricerca, innovazione e occupazione. In Italia, regioni come Umbria, Toscana, Campania e Sicilia hanno già sviluppato filiere locali solide, pronte a ripartire con maggiore certezza normativa.
Conclusioni: una vittoria per la legalità, l’economia e l’ambiente
L’approvazione dell’emendamento sulla canapa è un momento storico per il settore e un monito ai governi nazionali: le politiche devono basarsi su evidenze scientifiche ed economiche, non su pregiudizi ideologici.
Per l’Italia, si tratta di un’occasione per riallinearsi all’Europa, rilanciare un settore strategico e difendere migliaia di posti di lavoro. Ora tocca al Governo Meloni ascoltare il messaggio di Bruxelles – e dei cittadini, delle imprese e dei lavoratori – e fare un passo indietro sulle sue scelte restrittive.