Canapa Libera! La legge batte l’ignoranza governativa, infiorescenze di canapa legale liberate sotto lo 0,5% THC

Canapa Libera! La legge batte l’ignoranza governativa, infiorescenze di canapa legale liberate sotto lo 0,5% THC

Il 18 settembre 2025, a Roma, è stato disposto il primo dissequestro di infiorescenze di canapa industriale con un contenuto di THC inferiore allo 0,5%, considerato privo di efficacia drogante. Questa decisione, comunicata dagli avvocati Claudio Miglio e Lorenzo Simonetti, rappresenta un precedente fondamentale nella giurisprudenza italiana sulla canapa legale, sottolineando come il criterio principale per eventuali sequestri debba sempre essere l’effettiva capacità drogante della sostanza.

Un punto di svolta nella normativa sulla canapa industriale

Il procedimento penale, avviato in base all’articolo 73 del DPR 309/1990 e all’articolo 18 del DL 48/2025, ha confermato che, anche in sede di sequestro, la verifica dell’efficacia drogante in concreto rimane il banco di prova per stabilire la legalità della canapa industriale. L’assenza di un effetto drogante reale è stata ribadita come elemento decisivo, in linea con il principio di offensività già sancito da numerose sentenze precedenti.

Nessun bisogno di tribunale del riesame, il dissequestro arriva dalla Procura

Una delle novità più rilevanti di questo provvedimento è che la restituzione delle infiorescenze è avvenuta direttamente dalla Procura della Repubblica senza dover passare dal tribunale del riesame. Ciò evidenzia come i sequestri basati solo sulla presenza formale di fiori di canapa senza la dovuta analisi tecnica e proporzionata non possano sostenere un iter penale.

Impatto sulla filiera italiana della canapa industriale

Per il settore della canapa industriale in Italia, si tratta di un precedente di assoluto rilievo che ribadisce la piena legalità di chi opera rispettando la Legge 242/2016. Le associazioni di categoria insistono sull’importanza di una tutela giudiziaria che valorizzi la filiera e protegga le aziende da sequestri ingiustificati, mantenendo ferma la soglia dello 0,5% di THC come limite per l’assenza di efficacia drogante.

Il futuro della legalità nella canapa industriale italiana

Questo primo dissequestro costituisce un segnale chiaro per le autorità e per gli operatori del settore: ogni caso deve essere valutato singolarmente con analisi tecniche accurate, garantendo così sicurezza legale e sviluppo sostenibile del comparto. Resta la linea guida che la semplice presenza di fiori di canapa non implica automaticamente illeciti, purché il prodotto non manifesti effetti psicoattivi.

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