
Uniti per la Canapa: Appello per Cambiare la Legge
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La coltivazione della canapa in Italia, in particolare quella a basso contenuto di THC, è al centro di un acceso dibattito a seguito delle restrizioni introdotte dall'articolo 18 del Decreto Legge Sicurezza. Queste misure hanno sollevato preoccupazioni tra agricoltori, associazioni di categoria e istituzioni regionali, che temono per il futuro di un settore in crescita.
Canapa: un Settore in Crescita e Sostenibile
La canapa è una coltura versatile con applicazioni che spaziano dall'agroalimentare alla bioedilizia. In Veneto, la legge regionale n. 36 dell'8 agosto 2019 ha riconosciuto il valore strategico della canapa, stanziando 350 mila euro per sostenere la filiera agroindustriale . Questa legge è stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, evidenziando un consenso trasversale sul tema.
Preoccupazioni per le Restrizioni Normative
L'articolo 18 del Decreto Legge Sicurezza vieta la coltivazione, lavorazione e vendita delle infiorescenze della canapa, anche a basso contenuto di THC. Secondo Coldiretti, questa disposizione potrebbe cancellare una filiera che vale mezzo miliardo di euro e impiega circa 30.000 persone . Anche Confagricoltura FVG ha espresso preoccupazione, sottolineando il rischio per aziende e investimenti.
Un Appello Unanime Pro Canapa
Nel 2021, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all'unanimità la mozione n. 40, impegnando la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo per il rilancio della filiera della canapa . Recentemente, i consiglieri regionali Renzo Masolo (Europa Verde), Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo) e Andrea Zanoni (Partito Democratico) hanno presentato un'interrogazione per chiedere alla Giunta di avviare interlocuzioni urgenti con il Governo, al fine di regolamentare l'uso del CBD e la vendita delle infiorescenze di canapa.
La coltivazione della canapa rappresenta un'opportunità per l'agricoltura sostenibile e l'economia italiana. Le restrizioni introdotte dal Decreto Legge Sicurezza hanno sollevato un fronte comune tra istituzioni regionali, associazioni di categoria e operatori del settore, che chiedono una revisione normativa per garantire lo sviluppo di questa filiera.