Corte di Cassazione boccia il Decreto Sicurezza: “Viola la legalità con aggravanti ingiustificate”

Corte di Cassazione boccia il Decreto Sicurezza: “Viola la legalità con aggravanti ingiustificate”

La Corte Suprema di Cassazione ha recentemente espresso una ferma critica nei confronti di alcuni aspetti del Decreto Sicurezza, evidenziando come tali misure possano risultare sproporzionate e prive di adeguata giustificazione giuridica e scientifica. Non si tratta di una sentenza, ma di una presa di posizione autorevole che apre un importante dibattito sul rapporto tra sicurezza e diritti fondamentali.

Norme discutibili: la Cassazione mette in dubbio l’impianto del decreto

Nel suo intervento, la Corte sottolinea come alcune aggravanti introdotte nel Decreto Sicurezza sembrino non fondate su evidenze oggettive, in particolare nei casi che coinvolgono la canapa industriale, settore pienamente legale secondo le normative italiane ed europee.

"Il principio di proporzionalità non può essere sacrificato in nome di un concetto astratto di sicurezza" – afferma la Cassazione nel suo rilievo.

La filiera della canapa light nel mirino: critiche alle misure punitive

Uno dei settori più danneggiati dal decreto è quello della canapa light, già soggetto a rigidi controlli e vincoli. La Cassazione rileva che le norme del decreto potrebbero generare effetti penalizzanti ingiustificati, con ricadute su imprese legittime e in piena conformità con le regole europee.

Secondo Imprenditori Canapa Italia, la posizione della Corte rappresenta un passo avanti nel riconoscimento dei diritti economici e imprenditoriali, ingiustamente compressi da norme eccessivamente restrittive.

Un richiamo al rispetto del diritto UE e dei diritti civili

La Corte invita implicitamente il legislatore a un ripensamento delle politiche sulla sicurezza, affinché siano coerenti con la Costituzione e il diritto europeo. Le norme che limitano diritti e libertà fondamentali devono sempre essere giustificate, proporzionate e non discriminatorie.

Verso una riforma responsabile: diritti e legalità al centro

La critica della Cassazione è un chiaro invito a riscrivere le regole, superando approcci emergenziali e ideologici. Le organizzazioni civiche e i rappresentanti della filiera industriale chiedono una legislazione più equilibrata, in grado di tutelare sia la sicurezza che i diritti delle persone e delle imprese.

Torna al blog