Fiore di canapa legale protagonista della disapplicazione del dl sicurezza canapa

É da Disapplicare Dl Sicurezza sulla Canapa – Il Governo non ha notificato l'articolo all'UE!

Il Governo fa marcia indietro: disapplicato dl sicurezza sulla canapa. Una bomba giuridica che cambia tutto.

DL Sicurezza Canapa, La Rivoluzione Silenziosa: Cos'è Successo?

Con una decisione destinata a fare storia, il Ministero dell’Interno ha ammesso che il DL Sicurezza, usato per reprimere la vendita di infiorescenze di canapa legale, deve essere disapplicato.

La motivazione? La direttiva europea 2015/1535, che impone agli Stati membri di notificare qualunque normativa che limiti la libera circolazione di merci legali nel mercato UE — come la canapa con THC sotto lo 0,3%.

Direttiva UE Batte DL Sicurezza: Una Questione di Legalità

Secondo il TAR del Lazio, il decreto sicurezza non è mai stato notificato alla Commissione Europea. E quindi, per diritto comunitario, è inapplicabile.

In sintesi: il fiore di canapa torna legale. Chi lo vende, non viola più alcuna legge. Una sentenza che mina alla radice uno dei cavalli di battaglia della "guerra alla cannabis light".

Cosa Cambia per Chi Vende Canapa DL Sicurezza?

  • Niente più sequestri nei grow shop e nei punti vendita di canapa legale.

  • Stop alle denunce per "commercializzazione illegale" di infiorescenze.

  • Riconoscimento della canapa come prodotto agricolo legale, in linea con la normativa UE.

In pratica, i venditori di canapa sativa L. con THC sotto i limiti di legge possono riprendere le attività senza rischi penali o amministrativi.

Il Governo Trema: E Ora?

Il colpo alla politica proibizionista è duro. La disapplicazione dell’articolo 18 potrebbe aprire la strada a:

  • Nuove richieste di risarcimento danni da parte degli imprenditori colpiti.

  • Pressioni per una riforma strutturale delle leggi italiane sulla canapa.

  • Un possibile effetto domino su altre norme anti-cannabis.

Mentre in Europa si spinge per la regolamentazione della cannabis light, l’Italia è costretta ad allinearsi. Non per scelta politica, ma per obbligo giuridico.

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