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Articolo 18 Decreto Sicurezza canapa: la Puglia guida la protesta delle Regioni

L’Articolo 18 del DL Sicurezza canapa ha scatenato proteste in tutta Italia. Questo provvedimento vieta la coltivazione del fiore di canapa anche a basso contenuto di Thc, colpendo duramente il settore agricolo. La Regione Puglia, con una mozione ufficiale, si oppone a questa scelta, difendendo imprese, agricoltori e investimenti già avviati.

Perché le Regioni si Oppongono all’Art. 18 DL Sicurezza 

  1. Tutele esistenti a livello regionale e nazionale

    • Legge n. 242/2016 sulla canapa industriale, che incentiva produzione e ricerca.

    • Legge regionale Puglia n. 21/2017 con contributi, bandi e progetti pilota.

  2. Impatto sulle imprese agricole

    • Aziende certificate a “basso contenuto di Thc” già finanziate da fondi UE, statali e regionali.

    • Rischio di perdita di investimenti e know‑how.

  3. Incoerenza normativa

    • L’emendamento vieta solo la coltivazione nazionale ma non l’importazione, creando un’insostenibile disparità.

“Chiediamo ufficialmente una revisione dell’articolo 18 del DL, che vieta la coltivazione della canapa anche a bassissimo contenuto di Thc…”, ha dichiarato l’assessore veneto Federico Caner durante la Conferenza delle Regioni.

La Mozione della Regione Puglia DL Sicurezza

La mozione urgente, presentata dal gruppo Con Emiliano, impegna la Giunta regionale a:

  1. Pubblico sostegno per modificare l’art. 18 del Decreto Sicurezza.

  2. Misure transitorie a tutela delle attività già operative.

  3. Tavolo interministeriale con Governo, Regioni e operatori del settore.

  4. Coordinamento fra Regioni per una strategia unitaria.

  5. Valutazione di un’impugnazione della norma davanti alla Corte Costituzionale.

“Non possiamo lasciare che norme scritte senza confronto distruggano anni di lavoro e investimenti…”, recita il testo della mozione pugliese.

Implicazioni per il Settore della Canapa DL Sicurezza

  • Economiche: possibile crollo del fatturato per coltivatori e industrie di trasformazione.

  • Sociali: perdita di posti di lavoro in regioni che puntano sulla “cannabis light” come nuova frontiera agricola.

  • Ambientali: abbandono di colture sostenibili che sequestrano CO₂ e migliorano la biodiversità

Conclusione

La ribellione delle Regioni italiane, e in particolare della Puglia, segnala un forte contrasto tra una normativa emergenziale e un comparto in piena espansione. La mozione pugliese contro l'articolo 18 del DL sicurezza potrebbe rappresentare un modello per altre amministrazioni locali desiderose di difendere il tessuto economico e ambientale costruito attorno alla canapa industriale.

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